9° Night: Horror House

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view post Posted on 30/11/2013, 17:50
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Vereor Nox

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9° Night: Horror House



Allen Walker: (100/100 PV; -25 PF)
Vash Von Brethan: (110/110 PV; -20PF)

La rapidità con con Komui vi ha congedati ha lasciato intendere che di informazioni certe nemmeno loro ne erano in possesso. Tutto quello che vi è stato riferito, dopo l'assimilazione di testimonianze varie, è che la villa che un ricco signore aveva appena acquisito ha iniziato a comportarsi in maniera bizzarra. Strani avvenimenti, sicuramente riconducibili al paranormale: materia sulla quale voi ormai avete maturato una certa esperienza. "-Quella casa londinese potrebbe essere sotto l'influsso dell'Innocence-", così vi ha detto il Supervisore, sommerso da una marea di cartacce - come al solito - "- Per cui andate a controllare! -".
Ed eccovi lì, davanti al cancello della magione. Avete solo il tempo di rendervi conto l'uno della presenza dell'altro sicché un paio di Finder vi raggiungono, tutti trafelati.
- Grazie per essere venuti, Nobili Apostoli. La situazione si è evoluta. Per qualche strano motivo, non riusciamo a contattare il padrone della villa al suo interno.
L'altro annuisce e conclude:
- Inoltre, ci è impossibile entrare. La porta è bloccata, e siccome ci è stato intimato di non arrecare il benché minimo danno all'edificio, abbiamo evitato di sfiorare le finestre. Potrebbe essere colpa dell'Innocence.
La situazione è chiara, e ora in ballo c'è anche la salute del padrone di casa e di una probabile famiglia. Non avete un minuto da perdere.

Possibilità di presentarsi e di varcare il cancello, provando ad aprire la porta.



Primo turno di role libero.




Questa volta, il Conte doveva aver decisamente messo la testa a posto.
Dopo il pasticcio creato in quel bordello, Tyki credeva che per punizione gli avrebbe assegnato un'altra boriosa missione nella quale certamente la sua dignità come Noah sarebbe scesa, ancora più in basso di come era ora. Eppure il Piacere si era sorpreso, nel ricevere dal suo capo una mansione del tutto inaspettata; una che non gli veniva affidata da molto e per la quale doveva, suo malgrado, ammettere di provare nostalgia.
Recupero di Innocence. Magari, con Esorcisti inclusi. Finalmente un po' di divertimento dopo tanto tempo. E non c'era nemmeno l'ombra di Jasdevi o di quella petulante di Raasura, all'orizzonte. Perfetto.
L'edificio che era stato mandato a controllare, a detta del Lord, aveva sicuramente a che fare con l'Innocence. Al suo interno accadevano cose strane, inspiegabili: oggetti che si spostavano, luci che si accendevano e spegnevano, strane... "Presenze".
Tyki pensò che per un lavoro del genere avrebbero potuto anche chiamare un cacciatore di fantasmi, o altre sciocchezze simili, ma senza poter ribattere era saltato dentro al gate consolandosi con il fatto che avrebbe potuto incontrare qualche Esorcista.
La porta nera lo abbandonò nel giardino retrostante la villa, avvolto da un silenzio agghiacciante. Vecchi giocattoli giacevano a terra, tra l'erba verde: una bambola, alcuni soldatini.
Quello sciocco essere umano si era portato dietro la famiglia fregandosene delle conseguenze. Uno strano sorriso si dipinse sulle sue labbra, amaro. Tornò a guardare di fronte a sé. La casa era lì, e non c'erano porte dalle quali passare. Be', non che lui ne avesse bisogno...
Con passo sicuro e ponderato, tipico di chi ormai non si sorprende più di nulla, si decise a entrare dal muro. Quel che avrebbe trovato... Non lo sapeva. Sperava solo che qualche Esorcista venisse a mettergli i bastoni tra le ruote.



 
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Wani-chan
view post Posted on 1/12/2013, 10:40






Neanche il tempo di sedersi per poter cominciare a mangiare la propria (immensa) colazione che un Finder particolarmente gracile nonostante la propria divisa gli si era avvicinato e con voce titubante lo aveva informato che il Supervisore lo attendeva nel proprio ufficio per illustrargli i parametri della missione che gli era appena stata... accollata.
A malincuore fu costretto ad abbandonare il proprio cibo e a stomaco vuoto si diresse da Komui, il quale, dopo poche e vaghe informazioni su che cosa consistesse il nuovo incarico dell'albino, lo congedò ma non prima di dirgli, in maniera alquanto trafelata che non sarebbe stato da solo, ma che sul posto avrebbe trovato ad attenderlo uno dei Third.
"Meglio con Kanda la prossima volta" pensò tra se e se Allen, ma si limitò ad annuire con il suo solito sorriso di circostanza prima di sparire definitivamente dall'ufficio del Cinese.
Tornò in mensa, prima di partire, dove preparò un veloce spuntino da mangiare durante il viaggio, così da avere lo stomaco pieno e non rischiare di crollare per la fame.
Una volta giunto sul posto trovò ad aspettarlo un ragazzo sulla ventina, dai capelli di un biondo particolarmente chiaro: il Third che gli aveva accennato Komui prima di partire.. e sembrava pure simpatico!
Non conoscendo il nome del suo nuovo.. compagno gli si avvicinò porgendogli la mano ma prima che potesse aprir bocca sopraggiunsero due Finder che li informarono di due importanti novità: la prima, che non riuscivano più a mettersi in contatto con il padrone della villa e la seconda, che la porta di casa era bloccata e non c'era verso di aprirla, almeno non dall'esterno. E aggiunsero, infine, che gli era stato riferito di non arrecare alcun danno all'edificio.
Allen si limitò ad annuire svelto, non aveva la benché minima intenzione a far lievitare ulteriormente i propri debiti!
Una volta che i due Finder se ne andarono, assorto nei propri pensieri su quanto dovesse essere bizzarra l' Innocence con la quale questa volta si trova a che fare... bussò al grande portone in mogano.
Il rumore sordo prodotto dalle proprie nocche contro il pesante legno lo fece tornare alla realtà.
Si rese conto che ancora non era riuscito a era riuscito a presentarsi all'altro e, mentre sperava in una qualche risposta dall'interno della casa, gli porse la mano destra, sorridendo, nonostante non fosse mai andato particolarmente d'accordo con i Third.
-Piacere! Mi chiamo Allen Walker!-
Si presentò infine.



 
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Rossocremisi
view post Posted on 1/12/2013, 11:45





Vash dopo l' ultima missione era gia desideroso di rincontrare quella ragazzina , pareva fosse un Noah , l' elite delle forze del Conte del Millennio .
Komui era preoccupato della sua foga ma gli affidò una nuova missione.
Doveva recarsi in questa villa dove , a detta della gente , stavano accadendo cose strane e misteriose.
Anche se le informazioni erano poche pareva concreto pensare alla presenza di Innocence.
Il solo pensiero fece rabbrividire al ricordo di quando la strinse nella mano , il dolore era ancora forte nella sua mente.
Infine si ritrovò alla famosa villa dopo avrebbe aspettato il suo compagno di squadra , Allen Walker.
Dopo Kanda ora doveva collaborare con un' altro rispettabile esorcista , se non dire il più eccellente. Il suo occhio maledetto avrebbe reso il tutto molto più semplice.
Era arrivato per primo e lo vide arrivare , con quei capelli bianchi e quel viso innocente.Non poteva credere fosse cosi forte.
I Finder iniziarono a parlare
"Grazie per essere venuti, Nobili Apostoli. La situazione si è evoluta. Per qualche strano motivo, non riusciamo a contattare il padrone della villa al suo interno"
L'altro Finder prosegui
"Inoltre, ci è impossibile entrare. La porta è bloccata, e siccome ci è stato intimato di non arrecare il benché minimo danno all'edificio, abbiamo evitato di sfiorare le finestre. Potrebbe essere colpa dell'Innocence"
Porte bloccate , nessun cenno di vita , non potevano arrecare danni . La missione iniziava gia a diventare problematica.
Allen si mise a bussare al portone e mentre aspettava un minimo cenno di risposta si voltò su Vash
"Piacere! Mi chiamo Allen Walker!"
Mentre gli porgeva la mano destra Vash lo fissò in maniera fredda e distaccata , Kanda gli aveva ormai fatto imparare sulla sua pelle che le formalità erano inutili.
"Piacere mio , sono Vash Von Brethan , Third Exorcist pronto a servire"
Gli strinse la mano destra con la propria , gli bastava non doverlo toccare con la sua mano sinistra , l' Innocence ormai lo spaventava



 
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view post Posted on 1/12/2013, 14:44
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Vereor Nox

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Allen Walker: (100/100 PV; -25 PF)
Vash Von Brethan: (110/110 PV; -20PF)

I colpi che Allen ha assestato alla porta cadono nel vuoto. Nessuna risposta proviene dall'interno, e persino i Finder vi guardano come perplessi. Quanto meno, avete accertato la veridicità delle loro parole, ovvero l'impossibilità di comunicare con l'interno. Ma ecco che, dopo qualche attimo di esitazione, la porta si spalanca di colpo e quello che sembra un lungo tappeto rosso - o una lunga lingua - vi afferra entrambi saldamente e vi trascina all'interno con foga. La rapidità con cui il tutto accade è tale da non permettervi alcuna ribellione. I Finder rimasti all'esterno fanno per venirvi dietro e darvi man forte, ma la porta si richiude immediatamente con voi dentro, lasciandoli soli.
Intanto, voi vi ritrovate all'interno dell'edificio. Vi accoglie una hall dall'aria lugubre, debolmente illuminata dalla luce delle finestre che penetra dall'esterno. Ci sono plvere e ragnatele ovunque. Sembra che sia inagibile da un po'. Vi guardate attorno, e scorgete una lunga e imponente scalinata centrale proprio di fronte a voi; nella penombra, sembra l'unica via percorribile. Eppure, una volta che i vostri occhi si sono abituati alla scarsa illuminazione, riuscite a intravedere delle entrate laterali le scale. Quale strada percorrere?


Possibilità di salire la scalinata/ provare ad aprire la porta di sinistra/ provare ad aprire la porta di destra.



Ordine:

Allen
Vash
Tyki

 
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Wani-chan
view post Posted on 1/12/2013, 22:35






Vash gli aveva dato una risposta così secca che oltre a sorridere e a stringergli la mano non aveva idea di che altro fare.
Si limitò quindi ad aspettare che accadesse qualcosa. Si sentì quasi un idiota. se nessuno aveva aperto ai Finder. Perchè avrebbero dovuto aprire a loro?!
Ed ecco che i suoi pensiero vennero interrotti: la porta si spalancò e una lingua rossastra immobilizzò entrambi e li trascinò dentro la villa così velocemente che nessuno dei due fu in grado di fare niente. Era stato tutto così inaspettato che Allen piantò un urlo di sorpresa non appena venne afferrato e trascinato nella Magione.
Una volta che furono dentro la porta si richiuse alle loro spalle con un tonfo sordo, lasciandoli immersi nella penombra.
All'interno non era presente nessuna fonte luminosa, la sola luce che permetteva di vedere qualcosa era quella proveniente dall'esterno che filtrava dalle finestre.
Allen, prima di rialzarsi e prima che i propri occhi riuscissero ad abituarsi al buio, sentì un forte odore di chiuso e starnutì un paio di volte per colpa della polvere che a causa del loro brusco "atterraggio" si era sollevata da terra.
Chiunque vivesse lì di sicuro non dava una bella spazzata da parecchio tempo!
Si tirò in piedi, ripulendosi alla bene e meglio e rivolse un veloce sguardo verso il Third per assicurarsi che stesse bene.
Davanti a loro un'imponente scalinata portava al primo piano.
Fece qualche passo in direzione di essa ma inciampò maldestramente in qualcosa di rosso. La lingua che li aveva trascinati li dentro! Ma.. non era una lingua.. era un tappeto, un lungo tappeto rosso!
Si diede del beota mentalmente e fece per salire la grande scala ma prima di mettere il piede sul primo gradino si arrestò.
Ormai gli occhi si erano abituati alla scarsa illuminazione e questo gli permise di notare due scale laterali, una alla loro destra e l' altra alla loro sinistra.
-E adesso dove andiamo?-
Chiese al suo compagno, sospirando pesantemente.
Era parecchio indeciso sul da farsi, potevano salire, ma forse era più saggio iniziare a perlustrare il pian terreno sperando di trovare in fretta i membri della famiglia e la causa di tutti quegli avvenimenti bizzarri.



 
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Rossocremisi
view post Posted on 2/12/2013, 19:37





Allen gli strinse la mano porgendogli un delicato sorriso.
Improvvisamente le porte si aprono facendo apparire un lungo laccio rosso , simile ad una lingua.
Prima ancora che potessero fare qualcosa vennero scaraventati dentro lasciando i Finder stupiti mentre le porte si chiusero.
Dopo essersi rialzato Vash era nell' oscurità più totale , quella poca luce che aveva era data dalle finestre e gli unici suoni erano dati dal suo compagno che starnutiva.
Gli occhi si abituarono a vedere al buio mostrando il suo compagno gia avvicinarsi alle scalinate principale per il piano superiore per poi fermarsi a guardare il tappeto rosso sotto i suoi piedi.
"Beh battuti da un tappeto , manca solo che ci uccida una sedia"
Allen si voltò verso di lui
"E adesso dove andiamo?"
Non voleva accaparrarsi ogni scelta quindi Vash decise di analizzare a mente lucida la faccenda.
"Controlliamo il piano terra e poi passiamo al piano superiore , non dividiamoci"
Vash vide una scala laterale a sinistra che lo convinceva
"Passiamo da li"



 
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view post Posted on 3/12/2013, 16:16
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Vereor Nox

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Qualcosa gli aveva indotto a pensare che quel compito fosse d'una facilità assurda, avesse provato a ingannarlo facendogli credere di avere il coltello dalla parte del manico.
Invece Tyki pensò che per la semplicità con cui era entrato, ritrovandosi in una vecchia camera da letto dai toni freddi e smorti, doveva per forza esserci sotto qualcosa. Che si trattasse di Innocence o altro, non aveva importanza. Era suo compito accertarsene, nonostante la noia o la monotonia con la quale ancora tardava a presentarsi. Vecchi trucci, effetti a sorpresa scadenti e mal riusciti. Se qualcosa fosse, per esempio, spuntato da sotto l'elegante baldacchino impolverato, lui non avrebbe fatto una piega; quelle cose ormai non gli facevano né caldo né freddo. Era stato in fin troppi posti simili per cadere in tranelli tanto stupidi.
Il silenzio del luogo dava da pensare che sotto quel velo di apparenza e polvere vi fosse qualcos'altro. E forse, si trattava proprio di Innocence.
Esaminò la stanza. Un tappeto rosso tutto sgualcito ricopriva il pavimento freddo; dalla parte opposta al letto, stava un comò in condizioni disastrose. Sopra di esso, uno specchio.
Uno specchio che per quanto era lucido e pulito, stanava in maniera terrificante con tutto il resto. Tyki avanzò lentamente nella stanza, assecondando volutamente la tensione creatasi all'interno, facendo scricchiolare le assi di legno. Si avvicinò a quella chiara e limpida superficie, specchiandosi indifferente. Cercò di cogliere in quel misero oggetto il minimo particolare che lo portasse a distinguersi dalla massa. Ed eccolo.
Un barlume, di una luce alle sue spalle, come di una lanterna. Si voltò di scatto, fissando con intensità la stanza, l'espressione seriosa tradiva un certo fastidio. A quella dannata Innocence non gli conveniva prenderlo in giro...

Tornò a guardare lo specchio, e questa volta a coglierlo impreparato fu qualcos'altro. Ebbe come la sensazione che... Qualcuno stesse ridendo dietro di lui. Però non c'era nulla...
La stanza era vuota e per quante volte posasse lo sguardo sul letto, sul tappeto, sulla finestra serrata, non vide nulla. Assolutamente nulla. Seccato, tornò a guardare lo specchio.

Un volto pallido, dagli occhi scavati e con un agghiacciante sorriso lo stava fissando!
Arretrò appena, impreparato. Evitò di disintegrare lo specchio, e comunque non ne ebbe bisogno. Il viso che lo stava guardando in maniera orribile si dissolse nel nulla, come se non fosse mai apparso.
Tyki si riprese dal brutto tiro che quell'Innocence gli aveva giocato, certa di poterlo spaventare. Ma non lo conosceva. E se ne sarebbe resa conto.








 
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view post Posted on 3/12/2013, 16:42
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Vereor Nox

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Allen Walker: (100/100 PV; -25 PF)
Vash Von Brethan: (110/110 PV; -20PF)

La porta di sinistra è esattamente identica a quella di destra; e forse proprio per questo vi pare la sua una scelta indifferente. Riuscite a varcare la soglia senza problemi, e senza che nessun'altro tappeto vi tolga il disturbo di farlo. Capitate così in... Una sala da pranzo?!
La stanza è lunga, attraversata da una lunga fila di finestre luminose che donano un'aria ancora più spettrale al luogo. Ma la cosa che balza all'occhio è la tavola posta proprio al centro: è apparecchiata e... File e file di vivande tra le più squisite la ricoprono. Arrosti, cesti di frutta, zuppiere fumanti...
Come se qualcuno vi stesse aspettando. Magari, per pranzare insieme a voi, vero?
Invece, lo notate anche voi, la situazione è parecchio strana. C'è qualcosa che non quadra, ed è arrivato il momento di indagare. Non dimenticate che il padrone della villa e la sua famiglia sono ancora lì dentro, insieme a voi - anche se pensare che abbiano preparato loro tutto quel cibo è un po' improbabile -.
In fondo alla stanza c'è un'altra porta, molto più modesta di quella dalla quale siete entrati. Potrebbe trattarsi della cucina?

Potete cedere ai peccati di gola, organizzarvi per esplorare il luogo in gruppo o divisi.


Possibilità di avvicinarsi alla tavola e provare a interagire con le pietanze/ Possibilità di uscire dalla stanza/ Possibilità di dirigersi alla prossima porta.



Ordine:

Vash
Allen
Tyki

 
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Rossocremisi
view post Posted on 4/12/2013, 17:10





Attraversando la porta Vash ed il suo compagno di ritrovarono ... in una sala da pranzo!?
Sembrava tutto pronto per un bel banchetto.
Il cibo era immenso , arrosti , frutta , ogni cosa li era colma e pronta solo per loro.
Vash decise di non pensare al cibo , qualcosa stava sicuramente andando storto .Che qualcuno li stesse aspettando?
"Senti se hai fame mangia pure io vorrei guardare in giro se non ti spiace"
Conosceva le dicerie sul suo compagno , poteva mangiare porzioni di cibo che facevano rabbrividire persone con il doppio della sua età.
Mentre distolse lo sguardo e il naso da quel cibo particolarmente invitante vide un' altra porta poco più avanti.
"Buon appetito io vado avanti"
Il semplice fatto che un tappeto fosse la lingua di questa casa lo faceva rabbrividire al pensiero di che cosa potessero essere tutte quelle lecornie.



 
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Wani-chan
view post Posted on 5/12/2013, 02:56






Allen seguì Vash oltre la porta, ma prima ancora che potesse anche solo scorgere cosa ci fosse al di là, una vera e propria ondata di profumi e fragranze investì il naso del giovane esorcista che si ritrovò ad immaginare, ancor prima di vedere, tutte quelle portate che ricoprivano l' intera tavolata, gli arrosti, le zuppe... "che languorino..".
Entrò nell'enorme sala da pranzo e con suo enorme stupore notò che a dispetto della hall buia in cui il tappeto li aveva trascinati quella lunga stanza era illuminata da numerose finestre disposte lungo la parete ma la luce che penetrava conferiva a tutto un aria lugubre, spettrale, immobile; come se qualcuno o qualcosa avesse, tempo addietro, lasciato lì le pietanze, i piatti e le posate come sorta di caloroso benvenuto per gli ospiti della villa.
L'albino si sentì.. turbato, trovava pesante rimanere in quella sala abituato come era alle tavolate piene di vita della mensa dell'Ordine, quel luogo.. non gli piaceva e nonostante l'invitante profumino si trattenne dall'afferrare e azzannare il primo cosciotto che gli fosse capitato a tiro. "Devo resistere e cercare al più presto l'Innocence e il padrone di casa con la sua famiglia!" si cercò di convincere, ripetendo prima la frase mentalmente e poi ad alta voce, in risposta all' affermazione del Third.
Seguì una breve pausa, come se Allen cercasse di ponderare le parole adatte da dire per continuare la frase.
-E poi.. hai detto che è meglio non dividerci e io la penso allo stesso modo, quindi proseguiamo. Prima troviamo quel che cerchiamo e meglio è.-
Disse poi con risolutezza, lanciando però ogni tanto occhiate colme di fame verso le vivande.
"Buon appetito un corno" fu la risposta stizzita, seppur mentale, all' augurio di Vash il quale probabilmente non sapeva che quella non era la prima volta che l' esorcista ignorava del buon cibo visto già sull' Arca si era ritrovato a rifiutare il pasto che Tyki Mikk gli aveva 'gentilmente' offerto prima del loro combattimento.



 
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view post Posted on 5/12/2013, 16:12
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Vereor Nox

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Quel posto era sempre più strano. Non solo il silenzio, ma anche l'innaturale pressione che Tyki sentiva su di sé gli conferivano un'aria lugubre, sinistra. Da quando vi aveva fatto il suo silenzioso ingresso, il Noah aveva avvertito come un'ombra, un respiro appena percettibile dietro di lui. Come se qualcuno lo stesse seguendo.
Più volte voltandosi non aveva trovato la minima traccia di esseri umani; o di fenomeni paranormali. Che fosse stata tutta una fantasia di qualche sciocco paesano superstizioso? Davvero poteva esserci dell'Innocence, lì dentro?

- Più avanti... -

Si voltò. Aveva udito come un sussurro, proprio alle sue spalle. Non si ripeté, ma lui aveva ben capito cosa aveva detto.

- Più avanti, eh? - si chiese tra sé e sé. Oltrepassata la porta, lo attese un corridoio buio e infinitamente lungo, tanto da perdersi nell'oscurità.
Un piccolo sorriso si dipinse sulle sue labbra, spavaldo. Se davvero credeva di fargli paura, qualunque cosa fosse quella che lo perseguitava, aveva sbagliato. Ma tanto. Davvero non capiva che quei sotterfugi per lui erano un piacere immenso? Una fonte di svago, un'eccitante caccia al tesoro intinta nell'inchiostro più nero che, ad ogni secondo, diventava sempre più interessante.
Era davvero una sprovveduta, l'Innocence.

Guardò là, dove le ombre s'addensavano maggiormente, creando come una sottospecie di muro nero e invalicabile. Un sogghigno contenuto gli scappò fuori involontariamente. Ora sì che cominciava a divertirsi!

- Come vuoi tu... - e mormorando quel consenso al nulla, e forse nemmeno alla materia divina la cui ricerca pareva acquistare via via un po' di senso, si addentrò nelle tenebre.






 
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view post Posted on 5/12/2013, 16:31
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Vereor Nox

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Siete sicuri di avere il totale controllo della situazione. Non vi è chiaro cosa o chi vi abbia preparato tutte quelle invitanti leccornie, ma certo non potete ceder loro la ragione. Vi accingete quindi a proseguire verso la prossima porta, quando...

Hi hi hi...

La lieve risatina che udite propagarsi nell'aria echeggiando ovunque in modo sinistro è chiara, limpida; sembra appartenere a un bambino. Subito dopo, ecco che le vostre gole iniziano a bramare quel cibo posto sulla tavola imbandita in maniera quasi ossessiva. Sentite lo stomaco gorgogliare, la gola seccarsi, il naso riempirsi di tutti quegli invitanti profumi e il desiderio di riempirsi la pancia con quelle ghiottonerie è sempre più forte, sempre più incontrollato... Che finite per avvicinarvi, senza rendervene conto, a un bell'arrosto.
Quando ve ne accorgete e la sensazione di fame è svanita, come per magia, è troppo tardi. E il cibo inizia a muoversi, come animato, avvinghiandosi attorno a voi per immobilizzarvi! La tavola scricchiola, e una gigantesca bocca affamata irta di denti aguzzi si apre proprio al centro, spezzando il legno.
Sembra che alla fine siate diventati voi il pranzo... Bisogna agire alla svelta!

Possibilità di attivare l'Innocence e il braccio Akuma e attaccare la tavola o il cibo che vi tiene imprigionati.



Ordine:

Allen
Vash
Tyki

 
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Wani-chan
view post Posted on 6/12/2013, 03:26






I due ragazzi si avvicinarono alla porta che conduceva fuori da quella stanza, ma prima ancora che potessero anche solo afferrarne la maniglia, la grande sala da pranzo venne riempita da una risata che riecheggiò svariate volte in maniera alquanto sinistra. Allen si girò svelto, cercando con lo sguardo per tutta la sala, sperando di scorgere chi o cosa avesse emesso quel suono, anche se era sicuro al cento per cento che si trattasse di un bambino.
-Hai sentito anche tu?-
Chiese a Vash, sperando confermasse di aver sentito quella strana risata, mentre continuava a guardarsi intorno senza però trovare niente che prima già non fosse presente o che non fosse più al suo posto, come l' arrosto a lato del tavolo, quel delizioso arrosto che praticamente lo stava chiamando per nome pregandolo di andare ad assaggiarlo, cosa che Allen non si fece ripetere due volte, in primis perchè aveva una fame pazzesca e poi perchè...... non poteva! Qualsiasi cosa il suo cervello comandasse di fare il suo corpo non rispondeva: aveva l'acquolina in bocca e il suo stomaco aveva cominciato ad emettere gorgoglii che definire umani era alquanto impossibile, gli invitanti aromi dei piatti disposti sulla tavola lo invitarono a tornare suoi propri passi, ad avvicinarsi per potersi gustare tutti i prelibati cibi; infatti così si ritrovò a fare e costretto da quell' irrefrenabile impulso di mangiare arrivò vicinissimo allo stesso arrosto che prima chiamava il suo nome, ma ora, inspiegabilmente, l'enorme voglia di saziarsi e l' acquolina erano scomparse (quasi) del tutto anche se la fame continuava a persistere.
-Bhe, tanto vale...- e allungò una mano verso una fetta di vitello, intenzionato a mangiarsela (era il minimo dopo tutte le provocazioni che aveva subito dal cibo), ma non fece in tempo a raggiungerla che tutte le pietanze presero vita e li immobilizzarono mentre al centro della lunga tavolata comparve, dopo alcuni e inquietanti scricchiolii una mostruosa bocca con tanto di denti!

-Preda dello stesso cibo che volevo mangiarmi! Questo è il colmo!-
Sbottò irritato e attivò la propria Innocence venendo avvolto dal candido mantello di Crown Clown e utilizzando la Crown Belt fece partire dei nastri di Innocence che si avvilupparono intorno a uno dei grandi lampadari in modo da permettergli di sfuggire alla vorace bocca del tavolo.
-Stai bene?!- chiese poi al compagno e grazie alla tecnica precedente gli levò di torno un maialino arrosto con tanto di mela in bocca.



 
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Rossocremisi
view post Posted on 6/12/2013, 22:44





Il suo compagno decise di seguirlo ma mentre stavano per andare oltre sentirono qualcosa
Hi hi hi...
La risata era di un bambino ma sia lui che il suo compagno non videro niente
Hai sentito anche tu?
Purtroppo pare di si , non siamo soli
Mentre fissavano la tavola Allen si avvicinò ad un' arrosto molto invitante
Bhe, tanto vale..
Con un braccio Allen tentava di prendere un piccolo assaggio di quella succulenta pietanza ma all' improvviso tutto cambiò.
Il cibo come la tavola avevano preso vita e li circondarono.
Allen attivò la sua Innocence togliendo di torno la maggior parte delle pietanze.
Preda dello stesso cibo che volevo mangiarmi! Questo è il colmo!
Cosa ti aspettavi , se il tappeto era la lingua questo deve essere lo stomaco credo
Non fece in tempo a parlare che una zuppa bollente si mosse verso di lui.Con un rapido gesto attivò il braccio sinistro che con un diretto scaraventò la zuppa contro il tavolo
Stai bene?!
Beh posso dire di essere sazio!



 
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view post Posted on 7/12/2013, 18:58
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Vereor Nox

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Col perpetrare dei passi l'oscurità si era infittita attorno a lui, circondandolo. Immaginarie visioni di esseri distorti dall'immaginazione gli vorticavano attorno, minacciosi.
Tyki procedeva incurante di ogni cosa. Era certo che qualunque minaccia gli si fosse presentata davanti, lui l'avrebbe debellata. Così sicuro e disinvolto, s'inoltrò ancora di più nel buio, seguendo quella voce evanescente che si dissolveva nell'aria appesantita dalla polvere e che pareva desiderasse guidarlo verso una qualche destinazione a lui sconosciuta. Poteva essere l'ubicazione dell'Innocence?
Certo che però così era troppo facile. E Tyki pensò se non fosse in realtà tutta una trappola. O uno stupido scherzetto di quella materia divina, che per nulla al mondo avrebbe ceduto se stessa ad un nemico con tanta scioltezza.
Oh, be'. Non che lui potesse fare molto, a parte radere al suolo la casa; cosa che, a pensarci bene, sarebbe risultata d'una facilità disarmante. Ma il Lord lo aveva dolcemente intimato di non mettersi troppo in mostra. Quindi, suo malgrado, Tyki era costretto ad obbedire.

"Però così questa missione diventerà d'una noia mortale..."

- E' qui...

L'udire nuovamente quella vocetta limpida come una brezza nel tramonto lì, in quel buco nero e polveroso, lo riportò alla realtà e lo costrinse a meravigliarsi di fronte alla porta davanti alla quale si era appena fermato.
Il legno era vecchio, e... Quelle vicino alla maniglia dorata erano segni di graffi... ?
Incuriosito, il Piacere allungò una mano e come afferrò il pomello lucido una strana oppressione lo assalì. Con un sorriso spavaldo e temerario, capì di avere fatto centro.
Ma non aveva bisogno di aprire quella porta per entrare nella stanza che si trovava al di là. Gli bastò sospirare, sconsolato e varcare la soglia passandovi attraverso. Di quel che avrebbe trovato, se sarebbe stata davvero Innocence, sotto sotto gli importava poco. La situazione si stava facendo interessante; e lui l'avrebbe scavata bene a fondo...



 
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