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| 9° Night: Horror House Allen Walker: (100/100 PV; -25 PF)Vash Von Brethan: (110/110 PV; -20PF)La rapidità con con Komui vi ha congedati ha lasciato intendere che di informazioni certe nemmeno loro ne erano in possesso. Tutto quello che vi è stato riferito, dopo l'assimilazione di testimonianze varie, è che la villa che un ricco signore aveva appena acquisito ha iniziato a comportarsi in maniera bizzarra. Strani avvenimenti, sicuramente riconducibili al paranormale: materia sulla quale voi ormai avete maturato una certa esperienza. "-Quella casa londinese potrebbe essere sotto l'influsso dell'Innocence-", così vi ha detto il Supervisore, sommerso da una marea di cartacce - come al solito - "- Per cui andate a controllare! -". Ed eccovi lì, davanti al cancello della magione. Avete solo il tempo di rendervi conto l'uno della presenza dell'altro sicché un paio di Finder vi raggiungono, tutti trafelati. - Grazie per essere venuti, Nobili Apostoli. La situazione si è evoluta. Per qualche strano motivo, non riusciamo a contattare il padrone della villa al suo interno. L'altro annuisce e conclude: - Inoltre, ci è impossibile entrare. La porta è bloccata, e siccome ci è stato intimato di non arrecare il benché minimo danno all'edificio, abbiamo evitato di sfiorare le finestre. Potrebbe essere colpa dell'Innocence. La situazione è chiara, e ora in ballo c'è anche la salute del padrone di casa e di una probabile famiglia. Non avete un minuto da perdere.
Possibilità di presentarsi e di varcare il cancello, provando ad aprire la porta. Primo turno di role libero. Questa volta, il Conte doveva aver decisamente messo la testa a posto. Dopo il pasticcio creato in quel bordello, Tyki credeva che per punizione gli avrebbe assegnato un'altra boriosa missione nella quale certamente la sua dignità come Noah sarebbe scesa, ancora più in basso di come era ora. Eppure il Piacere si era sorpreso, nel ricevere dal suo capo una mansione del tutto inaspettata; una che non gli veniva affidata da molto e per la quale doveva, suo malgrado, ammettere di provare nostalgia. Recupero di Innocence. Magari, con Esorcisti inclusi. Finalmente un po' di divertimento dopo tanto tempo. E non c'era nemmeno l'ombra di Jasdevi o di quella petulante di Raasura, all'orizzonte. Perfetto. L'edificio che era stato mandato a controllare, a detta del Lord, aveva sicuramente a che fare con l'Innocence. Al suo interno accadevano cose strane, inspiegabili: oggetti che si spostavano, luci che si accendevano e spegnevano, strane... "Presenze". Tyki pensò che per un lavoro del genere avrebbero potuto anche chiamare un cacciatore di fantasmi, o altre sciocchezze simili, ma senza poter ribattere era saltato dentro al gate consolandosi con il fatto che avrebbe potuto incontrare qualche Esorcista. La porta nera lo abbandonò nel giardino retrostante la villa, avvolto da un silenzio agghiacciante. Vecchi giocattoli giacevano a terra, tra l'erba verde: una bambola, alcuni soldatini. Quello sciocco essere umano si era portato dietro la famiglia fregandosene delle conseguenze. Uno strano sorriso si dipinse sulle sue labbra, amaro. Tornò a guardare di fronte a sé. La casa era lì, e non c'erano porte dalle quali passare. Be', non che lui ne avesse bisogno... Con passo sicuro e ponderato, tipico di chi ormai non si sorprende più di nulla, si decise a entrare dal muro. Quel che avrebbe trovato... Non lo sapeva. Sperava solo che qualche Esorcista venisse a mettergli i bastoni tra le ruote.
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